Uno scrittore, un musicista, un attore, un regista. Cosa dovremo aspettarci dall'incontro con Trevisan? Di certo non sarà un momento banale, di sola grande letteratura. E spinti proprio da questo libro, dai contorni enigmatici, cinquantasei alunni si sono riuniti oggi al liceo "P. Lioy" per raccontarsi cosa ne pensavano, le proprie emozioni. Meglio quindi sorvolare sulle domande, anche se tante sono le curiosità su un personaggio così istrionico, e ascoltare ciò che ci vuole dire, ciò che ci vuole trasmettere.
Il libro è risultato molto difficile da comprendere alla prima lettura, soprattutto nelle parti introspettive, dove Thomas, il protagonista, si fissa in particolari che semprano irrilevanti.
Ma dava anche molti spunti di riflessione, oltre a quello sull'esistenza. O quello sul desiderio di evasione, che già abbiamo incontrato in Matino. Lo specchio come strumento per vedersi dentro e conoscersi, esercizio difficile ma fondamentale per la nostra vita. Una giornata (tutta la narrazione si svolge in una giornata) che può dare una svolta all'intera esistenza. O sul motivo per cui un libro di questo calibro abbia avuto maggior riscontro all'estero piuttosto che in Italia (forse per il suo stile "europeo"?).
Per quanto riguarda le curiosità, i ragazzi...:
1. ...si sono interessati al quadro da cui prende avvio la sua riflessione.
2. ...ci hanno chiesto i suoi modelli (dovrebbe essere Thomas Bernhard, da cui prende il nome il personaggio).
3. ...si sono interrogati scopo sullo del libro, su un eventuale obiettivo.
4. ...si sono domandati se temesse l'opinione pubblica.
5. ...si sono interrogati su tutte quelle criticha a Vicenza (anche il fatto che Vicenza non comprasse il quadro di Piazza Matteotti è di per sè una critica).
6. ...hanno fatto vari collegamenti con film, libri e alta letteratura.
Inoltre vi informeremo con altri post sui concorsi che la professoressa Marchesini sta coordinando.
Con questo è tutto. Speriamo di rivedervi tutti e molti di più il 3 febbraio, garantendovi un grande spettacolo!
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