Oggi abbiamo avuto l'opportunità, dal mio punto di vista molto importante, di conoscere un altro modo di fare lo scrittore. Gli autori che abbiamo accolto fino ad oggi ci hanno presentato il loro libro, che molti di voi (speriamo...) hanno letto, analizzato, scardinato in ogni sua parte, anche con l'aiuto degli incontri preparatori. Magari li avete ammirati, amati o odiati, disprezzati, vi hanno annoiato o inquietato. Insomma li avete "vissuti" anche per mezzo del loro libro, oltre che dalle loro parole.
Davide, invece, lo avete scoperto lì, davanti ai vostri occhi. Magari alcuni di voi, un po' per curiosità, un po' per dovere, hanno letto il suo blog, i suoi racconti, i suoi episodi o hanno visionato i suoi trailer. Ma conoscerlo è stato diverso. Un ragazzo come noi, nulla di diverso, che ci parla dell'impegno della scuola, delle sue esperienze e del suo modo per esprimere ciò che ha dentro: la scrittura. Ho guardato i vostri visi e i vostri occhi (anche se in realtà bastavano i vostri interventi) mentre lui parlava e per questo scommetterei qualsiasi cosa che molti di voi stanno già pensando di provare quest'emozione, questo modo per liberare ciò che abbiamo dentro. Se proverete, vi auguro di riuscire e vi do un piccolissimo suggerimento: non arrendetevi se la prima volta non riuscirete a scrivere più di una pagina e il prossimo anno (forse) vi avremo con noi.
Auguriamo a Davide di riuscire a tirar fuori dal cassetto i suoi romanzi, di riuscire a mostrare loro la luce che meritano. Per ora gli facciamo un "in bocca al lupo" per la finale del Campiello Giovani 2012, ricordandogli che i grandi risultati arrivano solo dopo piccoli passi...
Grazie a tutti voi per la partecipazione (anche oggi cinquanta ragazzi circa e molti insegnanti) e per la collaborazione.
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